Questo vocabolario di greco è uno strumento di studio e di lavoro di nuova generazione e impostazione che punta a conciliare scientificità e chiarezza, completezza e semplicità di esposizione, secondo modalità comunicative di nuova acquisizione.
L’impianto grafico a due colori permette una consultazione agevole dei lemmi disposti in ordine alfabetico.
Il lemma d’ingresso è registrato con iniziale minuscola in grassetto, tranne la parte variabile, che si presenta in tondo; spesso vengono registrate anche le varianti del lemma in tondo.
I nomi propri e i toponimi sono registrati con iniziale maiuscola. Si è alleggerito il lemmario con l’eliminazione di termini poco frequenti nei testi in traduzione.
Non si è ritenuto indispensabile indicare l’etimologia e segnalare la quantità prosodica delle vocali.
Nella scelta dei traducenti si è evitato il ricorso a termini antiquati e desueti e a perifrasi stereotipate, specie dei vocaboli astratti.
In corsivo si presentano alcuni indicatori grammaticali, semantici, di registro dialettale o di settore, quali, ad esempio, avv., pref., ion., topon., nome, pianta etc.
Mancano indicatori del tipo sost., agg. o v., che classificano grammaticalmente i lemmi nelle categorie morfologiche di appartenenza:
• il lemma del sostantivo presenta sempre la desinenza in tondo del nominativo e del genitivo e l’articolo per evidenziare il genere e la declinazione di appartenenza;
• il lemma dell’aggettivo presenta sempre le uscite in tondo nei tre generi e talvolta anche la desinenza del genitivo;
• il lemma del verbo si riconosce morfologicamente dalla terminazione variabile in tondo che può presentarsi in –w o in –omai, in –mi o in –mai.
A colori e in corpo minore vengono segnalate infine le forme verbali irregolari o difficili, le varianti o le forme contratte dei lemmi. La manina colorata e la freccia indicano un rimando a paradigmi, varianti, sinonimi e lemmi affini.