Questo originale volume si segnala per l’impostazione metodologica e per la scelta delle voci relative al lessico giuridico-economico nella traduzione dall’inglese e dall’American English all’italiano e viceversa.
L’opera, che costituisce un indispensabile strumento di studio e di lavoro, viene a colmare una lacuna nel panorama editoriale e nasce da una reale esigenza riscontrata negli ultimi anni: la crescente specializzazione nei diversi campi del sapere, infatti, ha reso necessario l’utilizzo di dizionari di settore per chiarire il significato dei nuovi lemmi specialistici alla luce dell’evoluzione dei tempi.
L’inglese inteso sia come British English che come American English è diventato, con la globalizzazione e la governance mondiale, la lingua ufficiale della comunicazione internazionale. Ciò spiega la pubblicazione di questo dizionario delle parole del diritto, della politica, dell’economia, del commercio, della finanza, del fisco e delle materie aziendalistiche.
Gli autori entrambi di provenienza accademica hanno selezionato i lemmi specialistici riportando di essi anche il significato comune e fornendo, per quelli più complessi, sintetiche ma esaustive definizioni.
Il lavoro (per essere al passo con i tempi) è completato in appendice da un breve glossario dei termini informatici nonché dai testi delle più antiche e significative «Carte dei Diritti».
Gli autori ringraziano sentitamente il dott. Giovanni Ciotola, il quale ha seguito con passione e dedizione l’organizzazione e l’editing del libro, e tutto lo staff della casa editrice per il paziente e certosino lavoro di revisione.
Caratteristiche dell’opera e guida alla consultazione
oltre 10.000 voci e circa 25.000 sottovoci per ciascuna delle due Sezioni principali (English-Italian e Italiano-Inglese).
Struttura della Sezione English-Italian:
la Sezione è ordinata alfabeticamente secondo il lemma inglese, evidenziato in carattere neretto;
ogni voce è costituita dal termine o dall’espressione inglese, seguiti dalla traduzione in italiano; se le traduzioni sono più di una, esse sono separate da una virgola, o, talvolta, per evitare fraintendimenti, da un punto e virgola. Possono essere presenti altre indicazioni, come:
la categoria morfologica in cui rientra la parola in esame (riportata in parentesi tonde e in carattere corsivo: agg. o sost. );
l’ambito disciplinare nel quale la voce è più frequentemente utilizzata (riportato in parentesi tonde e in carattere corsivo: amm., ass., dir., comm.,
);
l’appartenenza al lessico del British English o dell’American English (indicate, rispettivamente, con le diciture brit. e amer. );
i principali sinonimi (parole singole o intere espressioni, riportate in parentesi quadre e in carattere corsivo);
brevi informazioni generiche o, talvolta, spiegazioni aggiuntive (in parentesi tonde), per chiarire ancor meglio il significato dei lemmi più ostici e maggiormente specialistici.
I termini inglesi che indicano voci verbali si distinguono da quelli che appartengono alle altre categorie morfologiche in quanto sono seguiti dal to dell’infinito tra parentesi tonde;
di seguito a molte voci principali vengono indicate anche alcune sottovoci, il cui numero può essere più o meno elevato a seconda dell’importanza del lemma da cui dipendono:
le sottovoci sono evidenziate in carattere neretto, elencate in rigoroso ordine alfabetico, separate dal punto e virgola, e precedute da un trattino in parentesi tonda () per evitare la ripetizione della voce primaria;
le parole o le espressioni di origine latina e, in generale, di chiara provenienza straniera, sono evidenziate in carattere corsivo (in corsivo neretto se rappresentano una voce principale o una sottovoce).
Struttura della Sezione Italiano-Inglese:
la Sezione è ordinata alfabeticamente secondo il lemma italiano, evidenziato in carattere neretto;
ogni voce è costituita dal termine o dall’espressione italiana, seguiti dalla traduzione in inglese; se le traduzioni sono più di una, esse sono separate da una virgola, o, talvolta, per evitare fraintendimenti, da un punto e virgola. Possono essere presenti anche altre indicazioni, come:
la categoria grammaticale in cui rientra la parola in esame (riportata in parentesi tonde e in carattere corsivo: agg. o sost. );
l’ambito disciplinare nel quale la voce è più frequentemente utilizzata (riportato in parentesi tonde e in carattere corsivo: amm., ass., dir., comm.,
);
i principali sinonimi (parole singole o intere espressioni, riportate in parentesi quadre e in carattere corsivo);
brevi informazioni generiche o, talvolta, spiegazioni aggiuntive (in parentesi tonde e in carattere corsivo), per chiarire ancor meglio il significato dei lemmi più ostici e maggiormente specialistici.
I termini inglesi, riportati in traduzione dei lemmi italiani, che rappresentano voci verbali si differenziano da quelli che rientrano nelle altre categorie morfologiche in quanto sono seguiti dal to dell’infinito tra parentesi tonde. In molti casi si è provveduto a distinguere i vocaboli tipici dell’American English da quelli caratteristici, invece, del British English (indicandoli, rispettivamente, con le abbreviazioni amer. e brit. );
di seguito a molte voci principali vengono indicate anche alcune sottovoci, il cui numero può essere più o meno elevato a seconda dell’importanza del lemma da cui dipendono:
le sottovoci sono evidenziate in carattere neretto, elencate in rigoroso ordine alfabetico per essere rapidamente individuate, separate dal punto e virgola, e precedute da un trattino in parentesi tonda () per evitare la ripetizione della voce
primaria;
le parole o le espressioni di origine latina e, in generale, di chiara provenienza straniera, sono evidenziate in carattere corsivo (in corsivo neretto se rappresentano una voce principale o una sottovoce).