Le discipline dell’area delle Scienze umane e sociali assumono, nella società contemporanea, un ruolo di primo piano nel percorso formativo degli studenti. La legittimità culturale di tali discipline è riconosciuta e ribadita anche nelle Proposte operative del Documento ministeriale. Nell’odierno contesto culturale appare, infatti, impossibile disinteressarsi della conoscenza sia delle stratificazioni sociali, delle dinamiche educative, della molteplicità delle culture, sia delle articolazioni normative ed economiche e della dimensione psicologica dei comportamenti individuali e sociali.
La caratteristica di tali discipline consiste nell’elaborare elevati livelli di conoscenze, per uscire dalla propria autoreferenzialità e per confrontarsi con le urgenze culturali del mondo contemporaneo.
Lo studio delle Scienze umane e sociali contribuisce a far acquisire allo studente, alla fine del percorso formativo, apprendimenti che lo metteranno nelle condizioni di:
—— impiegare metodologie e strumenti operativi per concorrere a individuare i bisogni socio-sanitari esistenti sul territorio e a collaborare nella predisposizione e nell’attuazione dei progetti individuali e di gruppo;
—— coordinare le azioni per informare e per orientare l’utente, affinché gli vengano agevolati la fattibilità e il godimento in maniera autonoma dei servizi sia collettivi sia privati che sono presenti sul territorio;
—— cooperare nella conduzione dei progetti e nell’attività dell’impresa sociale;
—— servirsi di strumenti adeguati per favorire sul territorio reti formali e informali;
——promuovere stili di vita che portino rispetto sia per le norme igieniche, per la corretta alimentazione e per la sicurezza, sia a garanzia del diritto alla salute e del benessere delle persone;
—— avvalersi delle principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
—— compiere azioni, in collaborazione con altre figure professionali, nel sostenere e nel tutelare la persona diversamente abile e la sua famiglia, affinché ne venga facilitata l’integrazione e migliorata la qualità della vita;
—— favorire la comunicazione interpersonale e sociale con linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
—— servirsi di strumenti informativi adatti per registrare quello che viene rilevato sul campo;
—— raccogliere, catalogare e tramandare informazioni concernenti le attività professionali che vengono svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
Il modello organizzativo didattico si fonda su percorsi pluridisciplinari ed è organizzato in Sezioni.
Le Unità che compongono le Sezioni sono autonome e autoconsistenti sul piano della trattazione.
Ogni Unità si chiude con una mappa concettuale che, in un’ottica inclusiva, consente a ciascuno, qualunque siano gli stili cognitivi e i bisogni educativi peculiari, di avvalersi di un importante supporto di visualizzazione e memorizzazione dei contenuti più importanti. Segue la rubrica Il filo del discorso in cui sono riepilogati, per punti, i concetti chiave dell’Unità prima delle Prove di verifica finali. L’apparato didattico prevede, inoltre, il Compito di realtà, che chiama gli studenti a progettare interventi pratici e a trovare soluzioni concrete ai problemi posti.
Le testimonianze degli operatori del settore sociale riportate nella rubrica Operatori in azione sono particolarmente utili agli studenti per cogliere gli aspetti pratici ed emotivi che emergono nel lavoro con l’Altro.
Numerose rubriche di approfondimento con analisi del testo, glosse esplicative, schede attive e box biografici degli autori principali completano l’offerta didattica.
Il presente manuale, infine, è un volume Digiworld tutto compreso! Con l’acquisto di questo testo lo studente ha già a disposizione tutto quello che occorre per studiare, integrando libro e risorse digitali: volume cartaceo + e-book + estensioni on line. Il codice alfanumerico posto alla fine del volume consente, infatti, collegandosi al sito www.simonescuola.it, di scaricare gratuitamente la versione e-book integrale del testo e di accedere a tutti i materiali digitali integrativi.