La Costituzione italiana entra finalmente nell’aula scolastica dalla porta principale.
Dopo sessant’anni in cui con differenti denominazioni, educazione civica, educazione alla convivenza civile lo studio della nostra Carta fondamentale e dei principi in essa contenuti era rimasto spesso ai margini dell’offerta formativa, oggi assume forza di disciplina autonoma, con una propria specificità curricolare e con pari dignità rispetto alle altre materie.
L’insegnamento «Cittadinanza e Costituzione» viene a costituire un progetto didattico verticale che ha inizio fin dalla scuola primaria e che si sviluppa in armonia con la crescita e la maturazione emotiva e culturale degli studenti, arricchendosi di contenuti e di spunti di riflessione crescenti sulle problematiche della convivenza civile.
Nelle sue varie dimensioni la convivenza civile riguarda, in primo luogo, il libero esercizio dei diritti di cittadinanza, il cui presupposto è la conoscenza dell’organizzazione costituzionale e amministrativa del proprio Paese fin dalla specificità delle singole autonomie territoriali. Ma in molte parti del mondo l’acquisizione di una coscienza politica è subordinata all’essere «liberi dal bisogno», a non dover lottare per l’accesso a beni primari come acqua, cibo, terra, salute, istruzione, libertà.
La finalità di Stare insieme è proprio quella di sviluppare nei giovani lettori la consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri, attraverso la conoscenza della Costituzione e non solo. Come è stato opportunamente sottolineato «la Costituzione diventa in tal modo non solo il documento fondativo della democrazia nel nostro Paese, ma anche una mappa valoriale utile alla costruzione della propria identità personale, locale, nazionale e umana. La conoscenza delle norme, intese come valori utili al bene comune, l’esperienza del rispetto di tali norme, la riflessione condivisa sulle implicazioni emotive e cognitive che vengono dalla loro adozione e dalla loro trasgressione sono condizioni fondamentali per la riemersione nelle coscienze e per la diffusione dei valori democratici, nel succedersi delle generazioni».
Particolare attenzione è rivolta, quindi, ai temi dei diritti umani, del lavoro, della salute, dell’integrazione razziale, dei rapporti con le istituzioni e con il territorio locale, del pluralismo istituzionale e dell’educazione stradale.
Di queste tematiche ci si occupa nel testo e le si affronta cercando di coglierne la complessità e, nel contempo, di stimolare, negli studenti, la disponibilità al dialogo e alla critica. Anche l’apparato didattico va in questa direzione. Oltre a glosse esplicative su termini specifici o poco familiari, il libro presenta alcune rubriche utili a un apprendimento basato sull’incontro tra conoscenze e abilità specifiche:
idee in azione propone laboratori «attivi» che invitano lo studente ad analizzare casi concreti, riflettere su spunti di attualità, vivere momenti di confronto con i compagni, esprimere le proprie impressioni su determinate questioni;
in
oltre fornisce approfondimenti sugli argomenti studiati o indica, attraverso la lettura di brani tratti da quotidiani e periodici, nuovi punti di vista;
incroci invita ad ampliare lo sguardo, a condividere storie e luoghi;
in corso di verifica, a conclusione di ogni unità, consente allo studente di valutare il grado di apprendimento raggiunto attraverso una serie di prove oggettive, quali test a scelta multipla, domande a risposta aperta, brevi trattazioni tematiche.
Stare insieme tiene conto del Documento d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» contenuto nella Circolare del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca del 4 marzo 2009.