Un punto di vista sul mondo
Per potere cambiare il mondo, sono necessari nuovi occhi per guardare il mondo.
Occhi che vadano al di là dell’aspetto superficiale e appariscente della realtà. Occhi che sappiano cogliere ciò che si cela sotto il ruvido peso dei fatti e delle parole. Occhi che siano capaci di prospettare orizzonti complessi, eppur spontanei e interiori, a questa nostra società, attenta soltanto al suo «qui ed ora» alienante e straniante. In questo processo di «cambiamento di mentalità» sono imprescindibili la conoscenza teorica e l’esperienza pratica che una disciplina moderna (ma anche splendidamente arcaica) come l’antropologia può offrire ai giovani del Terzo Millennio. Perciò il presente «Manuale di antropologia» si muove sul duplice terreno della sistemazione delle molteplici scuole di pensiero e sulla ricognizione nel mondo delle feste e delle tradizioni.
Le pagine di questo testo si propongono di squadernare dinanzi all’uomo tecnologico dei nostri tempi la storia stessa della civiltà, vista attraverso le dinamiche dei rapporti sociali e i simboli dell’immaginario collettivo, le tendenze e le abitudini umane, il legame con la realtà quotidiana e la sete del soprannaturale. Ma si muove soprattutto attraverso due livelli del pensiero e dell’agire dell’uomo: il livello mitico, che è l’insieme di ciò in cui si crede, e quello rituale, attraverso cui quelle credenze stesse prendono corpo e sangue nella storia.
La proposta didattica
Il testo si compone di tre moduli, ciascuno dei quali si divide in due parti: una prima parte (Teorie, modelli e culture), che affronta le tematiche fondanti dell’antropologia attraverso l’analisi dei principali approcci teorici e paradigmi interpretativi, e una seconda parte (Geografia della ricerca antropologica) che propone all’alunno un percorso «sul campo», attraverso il territorio italiano e non solo, conducendolo alla scoperta di riti che conservano le tracce di antiche culture, estinte o viventi, vicine o lontane nel tempo e nello spazio. La festa, spesso legata all’esercizio del sacro e quindi al culto e alla devozione religiosa, conserva la funzione evocatrice del simbolo e, attraverso la sua struttura canonica, rivela l’essenza simbolica della realtà, aspetto che è alla base di tutte le culture e che costituisce forse il tema più affascinante della ricerca antropologica.
Le scelte metodologiche
L’impianto modulare del testo consente di affrontare gli argomenti in maniera autonoma, favorendo un’agile programmazione del percorso didattico.
La trattazione, chiara ed esauriente, è corredata di glosse, brani antologici, testi di approfondimento (Per approfondire) e cenni biografici degli autori che hanno fissato i capisaldi della disciplina. Ciascuna unità presenta rubriche di vario tipo: Detto da loro (brani tratti da scritti di studiosi e ricercatori); Testimonianze (interviste tratte dal lavoro di ricerca sul campo); Passato presente (storia e antropologia).
Gli strumenti di studio
Per agevolare l’apprendimento e la memorizzazione ciascuna unità termina con una serie di esercizi utili allo studente per una verifica puntuale e costante delle conoscenze acquisite. Alcuni esercizi, specie nella seconda parte di ciascun modulo, hanno un carattere più creativo e cercano di stimolare lo studente all’attività di ricerca nell’ambito del proprio territorio e a produrre brevi saggi sulla base delle esperienze vissute e di quanto letto e ascoltato.