Il buongoverno è il motivo conduttore che lega i testi di questa antologia.
Formalmente, l’idea di partenza è quella di concentrare le letture in greco intorno a un tema unico, creando un percorso intertestuale e pluridisciplinare esteso a diverse espressioni letterarie, anche moderne e contemporanee. Per quanto riguarda il contenuto, l’importanza della nozione di città, come spazio di civile convivenza e di dialogo politico aperto a tutti, non ha bisogno di giustificazioni, ma semmai, in questi anni, di essere riaffermata o addirittura riscoperta. Tra i tanti modelli possibili, l’Occidente fonda la sua identità politica sulla povli~ greca, che per noi significa essenzialmente Atene, se non altro per la quantità e lo spessore ideologico delle testimonianze che ha prodotto e che ci sono giunte. E Atene è stata indubbiamente oggetto di un processo di mitizzazione, iniziato già nel V secolo a.C. e nella sostanza confermato dalle epoche successive, pur nella diversità degli orientamenti culturali che si sono succeduti e con crescente consapevolezza critica. L’ipotesi seguita dall’antologia è di vedere come nasce il mito di Atene, quali sono i contenuti che esalta e le ambiguità che mette in ombra. I tre autori proposti Tucidide, l’Anonimo della Costituzione degli Ateniesi, Aristofane vissero nello stesso arco di tempo e furono testimoni della potenza e del progressivo declino della città; capaci di cogliere in profondità i risvolti della crisi, diedero risposte in forma diversa attraverso la celebrazione critica, la polemica, la parodia , ognuno richiamando la necessità dell’eujnomiva, ossia di un governo che fosse giusto; il che apriva tante strade, dal ricordo del buon tempo antico, ai progetti avveniristici, all’utopia.
Buongoverno e utopia possono essere accostati: quest’ultima, in particolare, è sviluppata nei percorsi intertestuali, dove si è cercato di creare diverse categorie e di chiarire qualche ambiguità.
Nella scelta dei testi di confronto sono stati privilegiati spesso alcuni tra i maggiori autori del V secolo, nell’intento di ampliare il quadro dell’ambiente in cui il dibattito si svolse. Accanto a quelli, e sempre riportati per esteso, si trovano passi di poeti e scrittori cronologicamente successivi e molto diversi per epoca, idee, cultura; alcuni si richiamano tra loro esplicitamente, altri sono accostati con una certa libertà e non di rado sulla scia di suggestioni personali.
Le opere antologizzate seguono solo in parte i programmi ministeriali: se il discorso di Pericle può considerarsi in linea con la prevista lettura di un’orazione, la Costituzione degli Ateniesi è certo un testo fuori dal canone’, e ancor più lo è la commedia. La sua presenza al posto della tragedia si deve prima di tutto a esigenze di carattere tematico, per quanto non si possa certo dire che l’una sia più politica’ rispetto all’altra; ma va sottolineata l’opportunità di valorizzare il comico e la sua straordinaria forza dirompente, che la tradizione classicistica ha sempre relegato a un ruolo secondario, rispetto alla profondità e all’indubitabile bellezza della tragedia. In sostanza, la lettura di un testo come gli Uccelli può costituire un’esperienza scolastica abbastanza imprevedibile e libera, capace di dare una nuova motivazione allo studio e un diverso aspetto a ciò che normalmente si impara sui Greci.
Parte integrante del testo è il CD ROM (Requisiti del sitema: Sistema operativo Windows 97 e successivi. Browser: Internet Explorer 5 e successivi. RAM: 512 kb), un risorsa concepita in modo del tutto innovativo per un’antologia scolastica: esso contiene in lingua originale e in versione integrale i testi degli autori greci presenti nell’antologia (o citati nei percorsi), insieme ad altri accostabili per genere o tematiche. Lo scopo è quello di mettere insieme un cospicuo patrimonio letterario e di renderlo disponibile in formato html, una modalità che permette di condurre ricerche per parola, di costruire materiali per gli studenti, percorsi letterari e ipertesti didattici, sulla linea o in alternativa a quello proposto nel volume.
Il buon Governo – S142
13,50€
Democrazia e utopia da Atene ai contemporanei
LUTOPIA DEL BUONGOVERNO
Identificazione di una città
Il concetto di koinovn
Le contraddizioni latenti
La povli~ di fronte alla guerra
TUCIDIDE, STORIE
Epitafio di Pericle, II 36-41
PERCORSI & CONFRONTI
IL MITO DI ATENE
Euripide: il governo del popolo
Platone: la città come tevlo~
Isocrate e Lisia: la città come mito
NASCITA DI UNA povli~
Iliade: lo scudo di Achille
Odissea: Feaci e Ciclopi
Esiodo: la città giusta
Solone: il koinovn
Solone: Eujnomiva
ANONIMO, COSTITUZIONE DEGLI ATENIESI
Il governo dei peggiori, I 1-9
Schiavi e meteci, I 10-12
Gli alleati, I 14-15
I processi, I 16-18
Le feste, II 9-10
Atene centro dei commerci, II 11-12
PERCORSI & CONFRONTI
LA DEMOCRAZIA DISCUSSA
Teognide: stare con i buoni
Teognide: la vil razza
Teofrasto: ritratto delloligarchico
Tucidide: intelligenza del popolo
Tucidide: la collaborazione dellaristocrazia
ARISTOFANE, UCCELLI
La fuga da Atene e lincontro con Upupa, 1-262
Lagone con il coro, 522-638
Parabasi del coro: la cosmogonia, 685-750
Parabasi del coro: il mondo alla rovescia, 758-800
I primi visitatori indesiderati, 992-1057
Metone, 992-1020
LIspettore coloniale e il Venditore di decreti, 1021-1057
Gli altri visitatori, 1337-1469
Il Parricida, 1337-1370
Cinesia, 1373-1409
Il Sicofante, 1410-1469
Lambasceria degli dei e i patti di pace, 1565-1693
PERCORSI & CONFRONTI
UTOPIE
Platone: i fondamenti
More: Utopia
Rabelais: Thélème o la libertà
Voltaire: Eldorado
Bradbury: bruciare i libri
PAESI DI CUCCAGNA
Esiodo: età delloro
Boccaccio: il paese di Bengodi
Luciano: le donne viti
Collodi: il Paese dei balocchi
ISOLE
Platone: Atlantide
Orazio: le isole Felici
Defoe: lisola di Robinson
Swift: Laputa
Barrie: lIsolachenoncè
Bennato: lisola che non cè
Gozzano: lIsola Non-Trovata
Guccini: lisola non trovata
Saramago: lisola sconosciuta
VOLARE
Teognide: le ali della poesia
Leopardi: limmaginativa degli uccelli
Bach: il gabbiano Jonathan o la perfezione
Appendice metrica
Glossario